Affrontiamo, questa volta, un tema tanto delicato, quanto fondamentale da trattare, soprattutto in quell'età dove la ribellione, il subbuglio interiore e la ricerca del proprio io, caratterizzano il transito adolescenziale - queste le parole dell’Assessore ai Servizi Sociali Adele Abbonizio, dell’Assessore allo Sport e alla Polizia Locale Camilla Tomczak e del Consigliere con delega alla Cultura Nicola Di Biase, in occasione dell’evento del 21 febbraio alle ore 18.00 presso la Sala Santo Stefano.
L'Amministrazione Comunale vuole toccare in modo concreto il dramma delle tossicodipendenze dando voce all'esperienza diretta del protagonista del libro "L'elicottero di latta" e con il coinvolgimento di professionisti che, in campo, raccolgono, studiano e promuovono la giusta e dovuta informazione e sensibilizzazione ad una piaga che a volte tende a restare sotto la cenere.
Un libro toccante e travolgente, in cui, il protagonista permette, senza veli, di entrare nella sua vita, di toccare con mano quella che è stata la sua esperienza estrema che suscita compassione e ammirazione. L'intento è quello di trasmettere consapevolezza delle conseguenze drastiche e spesso irrimediabili derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti e, soprattutto, urlare alla bellezza della vita, quale dono prezioso, da preservare e custodire con coraggio e determinazione.
Il Sindaco, Mario Verratti: “un grazie sentito agli autori Andrea Stucchi e Antonella Frixa per il prezioso contributo che questo libro offre ai ragazzi e alle famiglie di poter parlare del problema e per l'opera di divulgazione e sensibilizzazione che portano avanti in vari contesti. Grazie ai professionisti: alla dottoressa Alessandra Campitelli e al Comandante della Polizia Locale cap. Francesco Giancristofaro per il bagaglio di competenze che condividono anche in questo ambito. Grazie a Don Emanuele per la presenza prorompente e, allo stesso tempo, discreta nella nostra Comunità e per i nostri ragazzi. Grazie alla Virtus Castel Frentano, nella persona del Presidente Gianni Pasquini, per aver raccolto l’invito a sensibilizzare i propri atleti. Abbiamo il dovere, tutti insieme, di mettere in piedi una rete comune che deve essere come l'elemento fortuito che capita nella vita del protagonista, che riesce a spezzare un percorso deviato e lo riporta allo splendore della vita.